Per una dieta sana ed equilibrata, l’OMS (acronimo di Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia un consumo giornaliero di frutta pari a circa 400 grammi. In altri termini, ci consiglia fortemente di consumare almeno 4 volte al giorno la frutta, consumando in ognuna di esse una porzione ideale che pesi circa 100 grammi.
La frutta viene comunemente considerata come un alimento salutare, tanto che viene consigliata da tutti i biologi nutrizionisti e dietologi. Ne esistono davvero tante varietà diverse, pronte a soddisfare i gusti personali di chiunque. Tuttavia, c’è una domanda che in molti si possono spesso, ovvero: si può mangiare la frutta dopo i pasti? Scopriamolo subito.
La frutta e la sua digestione
La frutta consiste in un alimento che di natura è ricco di fibre alimentari, di vitamine e di sali minerali essenziali, nonché di elementi antiossidanti. Oltre al contenuto di fibre ed al contenuto vitaminico, in essa ritroviamo anche degli zuccheri di origine naturale: il fruttosio, che è lo zucchero specifico della frutta ed, inoltre, il glucosio.
Ovviamente, questi zuccheri necessitano di essere metabolizzati per poi essere assimilati. Dato che la frutta è stracolma di acqua, si digerisce in maniera più veloce rispetto ad altri cibi. Ciò avviene soprattutto se si mangia a stomaco ancora vuoto, in modo che i nutrienti si assorbano prima. Per cui, mangiarla subito dopo i pasti potrebbe avere diversi effetti, sia positivi che negativi.
Frutta subito dopo i pasti: si o no?
La frutta può sicuramente essere mangiata subito dopo il pranzo o la cena. Ovviamente, questa scelta alimentare può avere degli effetti differenti, che possono essere sia benefici che un po’ più svantaggiosi. Proprio per questo motivo, vedremo cosa accade nel nostro corpo quando mangiamo la frutta subito dopo i pasti:
- Riduzione del senso di fame: mangiarla a stomaco pieno comporta che gli zuccheri vengano assorbiti più lentamente, riducendo il rischio di picchi glicemici.
- Favorire l’assorbimento di alcuni elementi: alcuni elementi presenti nella frutta possono aiutare l’intestino ad assorbire più facilmente i nutrienti che erano contenuti nel pasto principale. Ad esempio, la vitamina C nella frutta aiuta ad assorbire prima il ferro contenuto nelle verdure, come gli spinaci.
- Prevenzione contro alcune patologie: siccome ha delle proprietà antiossidanti, sembra che ci sia una correlazione tra mangiarla dopo i posti e la riduzione della malattie cardiovascolari e neurodegenerative, nonché quelle tumorali.
- Fattori psicologici: mangiandola a fine pasto si induce la mente a percepire un senso di sazietà e di completezza, senza ricercare ulteriori altri cibi come quelli dolci.
- Fermentazione: mangiandola subito dopo alcuni tipi di alimenti, potrebbe capitare che essa rimanga troppo a lungo nello stomaco prima di essere digerita. Così facendo, potrebbe causare dei sintomi, come: gonfiore, gas e dolore addominale.
- Impatto glicemico: se si consuma subito dopo aver mangiato un pasto già di per sé ricco di carboidrati, aggiungere anche la frutta che contiene zuccheri naturali, potrebbe determinare dei picchi glicemici potenzialmente dannosi.
Insomma, abbiamo capito che la frutto si può sicuramente mangiare subito dopo aver completato il pasto principale. Nonostante ciò, si tratta di un argomento che riserva sia degli effetti potenzialmente benefici che altri un po’ meno. C’è anche da dire, che come hai potuto vedere, gli effetti benefici sono in proporzione di più rispetto a quelli negativi.
Scegliere di terminare il pasto con una porzione di frutta, che non superi i 100 grammi, può dunque essere una scelta salutare. Magari si può consumare come spuntino di metà mattinata, dopo pranzo, nel pomeriggio e poi di nuovo dopo cena. Così facendo, si realizza ciò che viene consigliato dalle linee guida dell’OMS.