L’aglio, scientificamente identificato in botanica con il nome di Allium sativum, consiste in una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae. Si tratta di una pianta perenne che si sviluppa a partire da un bulbo. Il bulbo in questione è, a sua volta, costituito più spicchi in numero variabile, non inferiore a 10.
Come tutti possiamo ben immaginare, l’aglio trova la sua principale occupazione in cucina ed, in generale, nella tradizione culinaria di tantissimi Paesi, specie quelli asiatici da cui trae le sue origini. Inoltre, viene usato anche nell’ambito della medicina tradizionale in quanto possiede al suo interno delle ricche fonti di antiossidanti. Tuttavia, molti ne evitano il consumo a causa del suo caratteristico odore.
L’aglio ed il suo odore pungente:
Così tanto temuto dall’alito e dalla sudorazione, l’odore dell’aglio fa sì che la molte persone tendano a limitarne il consumo pur di non incombere in spiacevoli situazioni. Ma ti sei mai chiesto a cosa è dovuto quel caratteristico odore dell’aglio? Quell’odore, impossibile da non notare, è dovuto a dei composti organici a base di zolfo.
Questi composti organici prendono il nome allina, e presenta numerosi derivati. Tra questi spicca proprio l’allicina, principale responsabile di quel caratteristico odore forte; e poi, abbiamo anche il disolfuro di diallile, un composto presente anche in altri tipi di piante bulbose, come ad esempio la cipolla. Tuttavia, l’allicina per generare puzza deve essere attivata.
Ecco la guida su come mangiare aglio e non puzzare:
Come suddetto, l’allicina deve essere attivata: quando tagliata, tritata o semplicemente schiacciata, essa genera il cattivo odore. Sappiamo bene che, generalmente, l’aglio si utilizzo crudo nella maggior parte delle preparazioni culinarie. Tuttavia, l’allicina è termolabile, dunque il cattivo odore svanisce nel momento in cui lo spicchio d’aglio viene sottoposto a cottura. Vediamo ora la tecnica giusta per consumarlo crudo senza puzzare:
- Prediligi l’aglio biologico: solo così ti assicurerai di star mangiando un aglio di buona qualità, sia dal punto di vista nutrizionale che in termini di sostenibilità ambientale.
- Taglia l’aglio: prendi un tagliere ed inizia ad affettare l’aglio formando dei pezzi molto piccoli, che si potrebbero paragonare alle dimensioni tipiche di una compressa. Una volta tagliato, attendi un paio di minuti lasciando riposare i pezzetti ottenuti senza toccarli. Questo è il tempo necessario affinché avvenga una reazione a carico di un enzima chiamato “mirosinasi”. Esso andrà a neutralizzare tutte le possibilità che il consumo di aglio possa generare cattivi odori.
- Aglio nel bicchiere: munisciti di un bicchiere e riempilo di acqua almeno per la metà della sua capienza. Aggiungi all’interno dello stesso i pezzetti d’aglio precedentemente sminuzzati ed aspetta che passino giusto 5 minuti. Al termine del tempo indicato, bevi l’acqua contenuta nel bicchiere, facendo attenzione a non masticare i pezzetti d’aglio.
Seguendo tutti i passaggi fondamentali della guida che ti abbiamo mostrato, potrai riuscire a godere di tutti i principali effetti benefici dell’aglio senza doverlo per forza masticare. Inoltre, eviterai di incombere in quel brutto fastidio dell’alitosi ed annullerai ogni rischio che anche la sudorazione possa essere compromessa negativamente dall’allicina e puzzare!
Questa tecnica è davvero fondamentale per riuscire a trarre il meglio dagli spicchi dell’aglio. Infatti, come detto in precedenza, i suoi vantaggi non si limitano solo ad un aspetto di tipo culinario. Ma, soprattutto, dal punto di vista di effettivi benefici per l’organismo umano, specie sull’apparato cardiovascolare, sarà proprio per questo motivo che è amato anche dai cardiologi!