Il sedano, scientificamente definito in botanica con il nome di Apium graveolens, consta di una specie erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Apiacee. Questa è originaria del bacino del mediterraneo, è sin dall’antichità, è stata utilizzata come rimedio naturale nella medicina tradizionale, prima ancora di essere impiegata in ambito culinario.
Questa pianta, che riesce a produrre i fiori ed i semi solo nel corso del secondo anno, riesce a svilupparsi fino ad metro di altezza. Le sue foglie assumono una forma romboidali, che arrivano ad essere lunghe fino a 6 cm e larghe 4 cm. I fiori, invece, sono tipicamente di un colore bianco crema con dei piccoli peduncoli; mentre, il frutto, è ovoidale o globoso.
Sedano: caratteristiche organolettiche e contenuto nutrizionale
Il sedano si distingue dalle altre piante erbacee per il suo sapore aromatico ed un punta salata, ulteriormente caratterizzato da un retrogusto tendenzialmente amaro. Le foglie di questa pianta, infatti, vengono tipicamente utilizzate erbe aromatiche, o elemento di condimento, così da insaporire le insalate e le preparazioni di vario genere.
Esso è caratterizzato per la maggior parte da un grosso contenuto di acqua, circa l’80%. Ciò comporta che abbia un contenuto calorico veramente ridotto. Inoltre, in circa 100 grammi di prodotto, sono presenti le seguenti macromolecole: 2,3 grammi di proteine, 0,2 grammi di lipidi e 2,4 grammi di carboidrati semplici. È anche ricco di vitamine e di sali minerali.
Come è possibile mangiare il sedano:
Anche se il sedano viene tipicamente considerato come semplice elemento di condimento, in realtà nasconde delle potenzialità culinarie ben più profonde. Infatti, può diventare esso stesso ingrediente di base di numerose ricette che magari sono ancora sconosciute alla maggior parte delle persone. Vediamo insieme come lo si può procedere a mangiare il sedano:
- Polpette di sedano: si preparano come delle semplicissime polpette. Solo che al posto della carne, bisogna creare una purea di sedano che andrà poi unita la pene raffermo bagnato. Successivamente, puoi decidere di cuocerle in forno oppure nel sugo di pomodoro.
- Vellutata di sedano: in questo caso basterà frullare per bene il sedano, così da riuscire a creare una vera e propria crema liscia e senza grumi. Questa andrà poi condita a piacimento del consumatore.
- Pinzimonio: sai che il sedano può essere consumato anche crudo? In questo caso specifico, basta longitudinalmente e poi nuovamente a metà così da creare dei bastoncini. Essi si condiscono con: olio, sale e pepe. Questo trucco della nonna ti permetterà di avere uno snack croccante e salutare, facile da preparare e da portare anche in giro.
Il sedano è davvero un alimento benefico, soprattutto per il suo contenuto di fibre che donano regolarità all’apparato gastrointestinale e sia per il contenuto di antiossidanti, che servono a contrastare la formazione dei radicali liberi. Il sedano si può mangiare sia crudo che cotto, in entrambi casi manterrebbe le sue caratteristiche benefiche.
Anche se apparentemente poco invitante, prepararlo nella giusta maniera potrebbe far venire l’acquolina in bocca a chiunque. Basta soltanto approcciarsi ad esso in una maniera differente, scegliendo delle preparazioni più idonee ai propri gusti personali. Solo in questo modo, il sedano potrebbe diventare parte integrante della tua alimentazione usuale. Cosa aspetti a prepararlo?