Scientificamente definito con il nome di Cichorium intybus, il radicchio rappresenta un ortaggio con delle origini radicate nell’Europa meridionale. Più nello specifico, non è altro che una pianta facente parte della famiglia delle Astaraceae, ovvero le piante erbacee per intenderci. In Italia, le prime coltivazioni di radicchio risalgono all’ormai lontano 1500, fino ad arrivare ai tempi odierni in cui detiene anche la denominazione IGP.
Il radicchio viene comunemente considerato come il “cugino” della cicoria. È pur sempre vero che fanno parte della stessa famiglia, tanto che il radicchio è praticamente una cicoria avente delle foglie di colore rosso. Ma per una corretta coltivazione del radicchio, che cosa è importante sapere? Scopriamolo subito insieme nel corso di questo articolo:
Coltivazione del radicchio: il periodo ideale
Quello che è importante sapere sulla coltivazione di questo ortaggio, consiste praticamente nel periodo in cui tale operazione deve esser effettuata. Anche se diverse varietà di radicchio richiedono un periodo diverso, in genere questo periodo si riconduce tra la il mese di marzo ed il mese di luglio. Quindi, si semina quando le temperature si stanno man mano inalzando per poi ottenere la coltura durante i periodi invernali.
Infatti, nonostante per la sua crescita richieda una temperatura che oscilli tra i 15 ed i 20° C, questa pianta riesce a sopportare bene anche le basse temperature, fino arrivare addirittura a -5 gradi. Questa grande resistenza sia ad una condizione di freddo che di siccità, non protegge la pianta da quelli che sono gli sbalzi di temperatura.
Come si coltiva il radicchio:
Di varietà di radicchio ne esistono davvero parecchie diverse, ma i criteri di base per una corretta coltivazione si mantengono sempre gli stessi in maniera indipendente. La coltivazione in sé di questo ortaggio, non è per nulla difficile, basta solo seguire in maniera attenta un serie di passaggi ed attendere. Vediamo su cosa concentrarsi:
- Dove coltivare;
- Terreno;
- Irrigazione;
- Concimazione;
In genere, con il radicchio si parte con una coltivazione preventiva in semenzaio. Tuttavia, si può decidere anche di piantare direttamente all’intero del terreno scavando delle buchette di circa 1 cm, in cui andranno poste solo seme. Queste buche vanno fatte distanti circa 30 cm le une dalle altre e disposta in più file separate tra di loro da almeno 40 cm. Cresce bene in qualsiasi tipo di terreno, l‘importante è che in esso ci siano tutte le sostanze nutritive necessarie.
Quanto concerne l’irrigazione, deve essere costante durante tutto il periodo di crescita. È fondamentale mantenere il terreno umido ma mai zuppo d’acqua così da evitare ristagni e conseguenti marciumi. Infine, non sono richieste particolari concimazioni. Tuttavia, è bene stare attenti alla comparsa delle erbe infestanti durante tutta la fase di coltivazione!