Negli ultimi anni si è sviluppato il concetto di superfood: si tratta di un semplice termine di mercato che viene utilizzato per indicare quei cibi che hanno delle effettive capacità benefiche sull’organismo umano. Tra di loro, si sono facilmente inseriti anche i semi di lino che con i loro acidi grassi riescono a fornire grandi benefici all’organismo.
I semi della pianta di lino venivano già utilizzati in epoca romana ed in epoca egizia. Già all’epoca si era pienamente consapevoli dei suoi enormi benefici. In ogni caso, questi semi si possono ritrovare in diversi ambiti, come: alimentare, cosmetico e anche nell’industria tessile. Concentrandoci sul primo punto, ma come si mangiano i semi di lino?
Semi di lino: che cosa sono
I semi di lino derivano da una pianta chiamata come “lino comune” o, in termini botanici e scientifici, come “Linum usitatissimum”. Nello specifico, questa pianta fa parte della famiglia delle Linaceae. Nello specifico, si tratta di una pianta erbacea annuale caratterizzata da foglie alterne. Queste producono bellissimi fiori, il cui frutto è una capsula contenente un paio di semi di lino.
Questi semi hanno delle dimensioni ridotte ed una forma ovale ed appiattita. Il loro colore cambia da un bruno scuro ad un dorato, a seconda delle varietà. Il loro contenuto nutrizionale prevede poche calorie e sono ottimi per i celiaci, in quanto non prevedono la presenza del glutine. Una loro caratteristica è la mucillagine, ovvero la capacità di assorbire tanti liquidi.
Ecco come mangiare i semi di lino:
In verità, è bene sapere che i semi di lino si possono consumare sia crudi che dopo averli cotti. Anche se, tuttavia, mangiarli da interi potrebbe rendere un po’ difficile il loro processo digestivo. Ciò potrebbe comportare che il corpo non riesce ad assorbire tutti i nutrienti che sono contenuti al suo interno, rendendo vane tutte le proprietà benefici. Ecco come mangiarli:
- Macinati: quando macinati, sono buonissimi e ottimo poiché nonostante la macinazione, riescono mantenere tutte le proprietà benefiche di cui sono dotati. Si possono semplicemente macinare con un macinacaffè, oppure comprare direttamente la farina di semi di lino.
- Cotti: essi si possono aggiungere a tantissime ricette, come: pane ai semi di lino, burger ed i muffin. Sono ideali, infatti, per ricoprire le superfici di questi ultimi e dare un tocco di croccantezza in più. Infatti, si aggiungono quasi a cottura ultimata, in modo che non vadano persi tutti i loro benefici nutrizionale per le temperature elevate.
- Insalate: i semi di lino suono buonissimi da mangiare anche all’interno delle insalate. Basterà inserirli in acqua che sta bollando e calarli dentro per un paio di minuti. Poi, si scolano e si mettono direttamente dentro. Daranno un tocco croccante!
Questi sono solo alcuni degli esempi di ricette in cui i semi di lino possono essere integrati. In genere, le persone tendono ad aggiungerli anche all’interno dei frullati, uniti ai cereali e all’interno degli yogurt. Alcuni ritengono che siano anche dei validi sostituti delle uova, ottimi soprattutto se si segue una dieta di tipo vegana.
Se non ancora l’hai fatto, valuta di inserire i semi di lino all’interno del tuo regime alimentare. Come avrai potuto ben notare, sono dotati di ottime proprietà nutritive benefiche e possono essere molto validi nel sostentamento del benessere dell’organismo umano. Ora che sai come usarli in cucina, cosa aspetti a provarli anche tu?