Come mangiare l’anguria quando si ha il diabete? Ecco i 3 trucchetti della nonna

L’anguria rappresenta uno dei simboli indiscussi della stagione estiva, facendo riferimento all’ambito culinario. Il suo sapore particolarmente dolce, il contenuto elevato di acqua e la freschezza che riesce a donare, la rendono un alimento appetibile agli occhi di molte persone. Tuttavia, nel caso si soffra di malattia metaboliche, si dovrebbe prestare particolare attenzione.

Nel corso degli anni c’è stata una crescente attenzione ed una maggiore consapevolezza nei confronti della malattia che interessano il metabolismo, tra cui anche il diabete. Di conseguenza, anche il modo di mangiare l’anguria ha subìto delle variazioni importanti in merito. Vediamo insieme in che modo è possibile mangiare l’anguria quando si soffre di diabete:

Anguria: le caratteristiche

L’anguria, definita anche come cocomero oppure scientificamente come Citrullus lanatus, è una pianta della famiglia delle Cucurbitaceae. Essa ha una origine radicata nell’Africa tropicale. La pianta è di topo annuale ed ha un fusto erbaceo, con foglie a tre lobi. Quello che noi consumiamo di questa pianta è, ovviamente, il suo frutto di notevoli dimensioni.

In realtà, il cocomero è una falsa bacca dalla crosta liscia, dura e sottile. L’interno si presenta rosso e con dei piccoli semi neri, alternati anche ad altri più piccoli e di colore giallo o bianco. Possiede ottimi benefici dal punto di vista nutrizionale: elevato contenuto di acqua, antiossidanti, vitamine del gruppo A e C.

Ecco i 3 trucchi su come mangiare l’anguria con il diabete:

Quello che potrebbe spaventare chi soffre di diabete, è l’alto indice glicemico contenuto al suo interno. Per indice glicemico (IG) si intende la velocità con la quale il consumo di un dato alimento fa aumentare il livello di glucosio presente nel sangue. Nonostante in essa ci siano zuccheri di origine naturale, questi potrebbero comunque essere dannosi e causare picchi glicemici. Dunque, vediamo in che modo è consigliato consumare l’anguria:

  • Porzioni moderate: anche se abbastanza banale, un primo trucco è ridurre la porzione da consumare. Generalmente, una porzione adeguata non dovrebbe superare i 150 grammi. Tale porzione rappresenta la quantità giusta per riuscire a mangiare l’anguria senza incombere in particolari problematiche.
  • Frutta secca: sapevi che le proteine riescono a rallentare l’assorbimento del glucosio a livello intestinale? Per cui, è ottimo abbinare l’anguria ad una fonte proteica, che può essere benissimo rappresentata da frutta secca come: mandorle, noci o nocciole.
  • Consumo a stomaco vuoto: valuta bene quando consumare effettivamente l’anguria. Dovresti evitare il consumo a stomaco vuoto. Questo perché gli zuccheri sarebbero assorbiti con una velocità maggiore rispetto al solito, causando picchi glicemici.

L’anguria è un frutto davvero molto buono dato il suo sapore particolarmente dolce e la sua consistenza morbida e leggermente appiccicosa. In ogni caso, se sei proprio amante della frutta, valuta anche altri tipi che potrebbero avere un indice glicemico inferiore rispetto ad essa. Di conseguenza, sarebbero più adatte da mangiare nel caso di diabete.

Come hai potuto ben notare, il consumo di anguria è possibile anche se si soffre di diabete, ma solo se si prendono le precauzioni adeguate e lo si fa con moderazione. Ovviamente, il diabete deve essere trattato con l’esperienza e le conoscenze di un medico esperto in materia, specie con un nutrizionista che crei una dieta in base alle proprie esigenze, anche patologiche!

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