L’alimentazione è un argomento serio, su cui si discute forse sempre troppo poco, alla luce delle tante problematiche che possono insorgere quando sopratutto si seguono diete non perfettamente compatibili con le esigenze della persona. Difatti, spesso diventa un problema il fatto che alcuni cibi vengano esclusi perché considerati troppo o troppo poco.
Questo ovviamente sempre in riferimento a diete che si seguono senza farsi consigliare in modo adeguato da nutrizionisti professionisti, in grado di sapere bilanciare il giusto apporto di nutrienti durante il corso della giornata e che non vi diranno mai di non mangiare un alimento piuttosto che un altro perché considerato a prescindere dannoso.
Perché si commettono allora questi errori?
Il motivo che spinge sempre più persone a considerare che alcuni cibi non siano indicati in alcuni regimi di dieta alimentare è legato in particolare a informazioni contraddittorie. Ciò significa che erroneamente passa il messaggio che ci sono dei cibi che possono amplificare degli effetti collaterali. Basti pensare al fatto che mangiare in eccesso carboidrati, questi potrebbero in effetti avere conseguenze sul peso e sull’aumento della glicemia nel sangue.
Inoltre, essendo quella della nutrizione un mondo in continua evoluzione, le ricerche scientifiche non si fermano mai e questo ovviamente non può portare a considerare nessun alimento più o meno ottimale rispetto a tanti altri. Quindi, escludere un alimento può essere davvero un danno permanente, perché significherebbe togliere degli elementi nutritivi importanti al nostro organismo.
Quindi, fa tutto bene? Anche i datteri?
Sì, non c’è motivo, infatti, di considerare un alimento pericoloso. Nemmeno i datteri, se ovviamente, anche in presenza di patologie particolari, i datteri vengono consumati con attenzione e moderazione. Il tutto quindi dipende da noi. Ma come è possibile mangiare i datteri senza che facciano male? Ecco cosa ci dice l’esperto:
- controllare le porzioni: senza esagerare, mangiando non più di 3 datteri al dì
- accompagnarli sempre ad altri alimenti, che possano bilanciare i nostri spuntini
- come dolcificanti, all’interno di yogurt, frullati o torte, riducendo quindi l’uso di zucchero aggiunti
L’ideale per consumarli è quelli di destinarli a piccoli spuntini, a metà mattina o nel pomeriggio, perché avendo un alto livello di zuccheri dà quell’energia necessaria per riprendersi dopo, per esempio, le prime ore di scuola o al termine di una seduta di allenamento in palestra. Non consumarne eccessivamente, inoltre, ci permette di mangiarne sempre qualcuno, anche ogni giorno non dando problemi alla nostra glicemia.
Quindi, l’alimentazione per un essere umano è davvero qualcosa su cui concentrare la propria attenzione per non trovarsi mai a fare i conti con mancanza di equilibrio e di benessere generale. Anche i datteri sono importanti, ma devono essere consumati con attenzione, anche se sono un frutto goloso e ricco di zuccheri, che sicuramente stuzzica il palato dei buongustai. Ma attenzione agli effetti collaterali, sempre.