Il miele risulta essere uno dei primi veri e propri superfood della storia grazie all’enorme influenza che questo alimento generato dal laborioso lavoro delle api riesce ad avere da sempre in pratica. Il miele negli ultimi anni è divenuto non solo maggiormente accessibile ma secondo vari studi è anche decisamente preferibile ad altri alimenti edulcoranti.
Ma il miele in senso generico fa bene? Gli studi sembrano indirizzare la risposta verso il si ma è un tipo di alimento che nel suo complesso risulta essere difficile da definire in tutti i suoi effetti, in particolare risulta essere molto efficace per varie tipologie di funzioni del nostro organismo andando ad esercitare un effetto importante su cuore e circolazione.
Alimento prezioso
Il miele infatti è un alimento strutturalmente “facile” da gestire per il nostro organismo, pur essendo costituito principalmente da due elementi, acqua e zuccheri, che sono nella maggior parte delle loro quantità sviluppati da fruttosio e saccarosio, alcuni tra i più diffusi e riconosciuti “zuccheri semplici”, che sono “migliori” di quelli raffinati.
Questo lo porta ad essere un importante elemento in grado di dare energia ma anche di apportare proprietà antinfiammatorie e fortemente antibatteriche per questo il miele è stato, e continua ad essere impiegato come rimedio alternativo in caso di infezioni, ma anche in grado di generare un miglioramento del microbiota e di lenire i dolori di stomaco e del tratto respiratorio.
Quale fa bene?
Il miele è disponibile tutto l’anno e viene impiegato soprattutto come dolcificante ad esempio nelle bevande o anche come preparazione nei dolci, in senso generale è preferibile allo zucchero sia perchè meno calorico ma anche perchè il suo potere dolcificante (edulcorante) è molto più spiccato, sostanzialmente ne occorre di meno per rendere dolce un prodotto. Ma quale è il migliore? Dipende da ciò che ci serve:
- Nell’uso dolcificante quello di acacia è migliore in quanto ancora più dolcificante
- Quello di agrumi è invece particolarmente adatto da essere consumato all’interno delle bevande
- Quello integrale è particolarmente utile per un potere astringente e saziante
In senso generale le differenze sono comunque relativamente risibili nella nostra capacità di assumere i nutrienti: il miele non andrebbe consumato in ogni caso in quantità eccessive, una dose giusta come limite identifica 60 grammi al giorno. Al posto dello zucchero quindi è più nutriente e meno dannoso ma resta comunque da limitare in caso di glicemia o diabete.
E’ un alimento tendenzialmente sicuro, che non dovrebbe essere però consumato da chi soffre di obesità come qualsiasi alimento eccessivamente calorico e va anche regolarizzata la sua forma di consumo per chi ha problemi di carie.
Per un consumo saltuario va bene anche il tradizionale miele millefiori, ossia costituito da un mix di tipologie di fiori.