Glicemia alta: i 10 cibi da non mangiare mai

Oggi parliamo della glicemia alta, condizione spesso chiamata anche iperglicemia. Questa è caratterizzata da alti livelli di zuccheri presenti nel sangue e in tal senso i fattori di rischio sono il sovrappeso, la pressione alta e alti livelli di colesterolo, oltre che un fattore familiare di chi soffre di diabete 2.

I sintomi più comuni di questa condizione di glicemia alta sono l’aumento della fame e della sete, così come il bisogno di urinare molto spesso, la visione offuscata, la spossatezza e un continuo e imperterrito mal di testa. In tal senso basta solo sottoporsi alla misurazione della glicemia tramite un normale prelievo di sangue al fine di conoscere i valori che non devono mai superare i 100 mg/dl a digiuno.

Glicemia alta: sappiamone di più

La glicemia alta, come già detto, è molto spesso associata ad una condizione di diabete di tipo 2 ed anche ad alcune malattie cardiache quali ad esempio ictus e infarto e perfino alcune tipologie di tumori. Questa condizione si verifica nel momento in cui i valori del glucioso presente nel sangue aumento di molto rispetto agli standard.

Inoltre c’è da dire che quando la glicemia raggiunge livelli troppo elevati possono verificarsi una serie di complicanze acute quali ad esempio la chetoacidosi diabetica così come la sindrome iperglicemica iperosmolare. Per questo motivo i pazienti considerati diabetici devono seguire delle specifiche terapie indicate dal medico al fine di mantenere livelli adeguati di glicemia e ricevere consigli utili sullo stile di vita da condurre.

Quali sono i cibi da non mangiare?

Quando si hanno alti livelli di glicemia non basta eliminare soltanto lo zucchero o i dolci ma la cosa importante è quella di limitare quanto più possibile il consumo di alimenti che contengono zucchero nascosto. Qui possiamo citare le bibite, i succhi confezionati, i cereali, perfino le gallette di riso e ovviamente gli snack salati. Ma quali cibi sono vietati?

  • Cibi ipercalorici e classici “cibi spazzatura“;
  • eccessive porzioni di carboidrati;
  • pasti abbondanti in linea generale;
  • cibi ricchi di grassi cattivi come lipidi saturi e idrogenati.

Quando si fa cita l’eccesso di carboidrati, si fa sempre riferimento ad alimenti quali pizza, pane, patate e pasta oltre che cibi che hanno un alto indice glicemico quali la crosta del pane, gli snack e i succhi di frutta. Inoltre sono ovviamente vietate le bevande zuccherate e i liquidi dolci tra cui rientra anche la birra.

Parlando invece dei cibi ricchi di grassi cattivi, dobbiamo necessariamente citare i lipidi saturi e i lipidi idrogenati. I primi sono contenuti principalmente nei formaggi grassi come la panna, gli insaccati, i salumi, gli hamburger e vari tagli grassi di carne e wurstel con oli bifrazionati. I secondi, invece, sono contenuti in oli idrogenati, snack salati e dolci e margarine, come prodotti da forno confezionati.

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