Come conservare l’alloro: ecco il trucco della nonna

L’alloro rappresenta una delle erbe aromatiche più largamente impiegate nella tradizione culinaria italiana. Le foglioline di questa pianta possono essere inserite all’interno di numerose ricette, donando a queste ultime un sapore più deciso e molto più forte. Ti sei chiesto mai come vadano conservate le foglie di alloro così da averle disponibili tutto l’anno?

Per riuscire a creare la propria scorta di foglie di alloro, è fondamentale effettuare una corretta conservazione della stesse subito dopo averle raccolte dalla pianta. Anche quest’ultima si deve effettuare con un certo criterio. Dunque, vediamo insieme quali sono tutti i passaggi fondamentali per conservare in maniera corretta le foglie di alloro:

Come si raccoglie l’alloro:

La raccolta dell’alloro deve essere fatta preferibilmente in una giornata asciutta. Quindi, sono da evitare le giornate di pioggia la cui umidità potrebbe compromettere l’integrità delle intere foglie. Inoltre, si deve fare durante le prime ore del mattino, che è il momento della giornata in cui si ha la maggiore concentrazione di oli essenziali nelle foglie.

Seleziona solo le foglie sane e prive di macchie e poi tagliale con delle cesoie ben affilate, facendo attenzione alla pianta madre. Successivamente, da esse si deve procedere a staccare i rametti, avendo premura di non rompere il corpo centrale della foglia. In questo modo, ci si assicura il mantenimento delle loro caratteristiche aromatiche e la preservazione degli oli essenziali.

Ecco come si conservano le foglie di alloro:

Dopo la raccolta, è bene porle per 60 minuti in una ciotola di acqua fredda all’interno della quale caliamo un cucchiaio di bicarbonato. Ciò permetterà di liberarle da qualsiasi potenziale impurità. Trascorso il tempo indicato, si sciacquano sotto l’acqua corrente fredda e si asciugano delicatamente mettendole su un canovaccio, senza assolutamente sfregare su di esse. Veniamo ora alla conservazione:

  • Assicurati che le foglie siano completamente asciutte prima di poterle conservare, altrimenti potrebbero sviluppare delle muffe.
  • Essiccazione: questo è un processo fondamentale ai fini della conservazione. L’alloro deve essere lasciato all’aria aperta, su un canovaccio pulito e disposto in file non sovrapposte. Generalmente, l’essiccazione completa si realizza nel giro di un giorno, se effettuata in un luogo ben ventilato. Al termine del processo, le foglie appariranno croccanti al tatto e prive di ogni forma di umidità. Con questa tecnica, l’alloro mantiene le sue proprietà aromatiche.
  • Conservazione: il metodo migliore consiste in metterle all’interno di sacchetti di carta per alimenti, che consentono loro una giusta traspirazione senza incombere nella formazione di condensa o di muffa. Il sacchetto si richiude con delle semplice mollette e posto in un luogo asciutto e fresco.

L’alloro lo si può conservare correttamente anche all’interno di semplici barattoli di vetro che tutti abbiamo in cucina. Il requisito necessario è che questi ultimi siano dotati di una chiusura ermetica che non faccia passare l’aria e che il barattolo stesso venga posto in un luogo sempre fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore.

Seguendo la tecnica di raccolta, di essiccazione e di conservazione che ti abbiamo riportato, potrai assicurarti di godere di ottime foglie di alloro durante tutto l’anno. Se il processo viene fatto nella maniera corretta, queste avranno mantenuto tutte le loro proprietà organolettiche e potrete godere del loro sapore audace in una miriade di ricette!

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